L’ articolo 18 è molto più di quanto non vogliano farci credere in questi giorni, e gli italiani lo sanno bene. Ecco perchè continua in parte la diatriba sull’ articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, tra chi lo vorrebbe eliminare o modificare,come è nel caso del Jobs Act dopo le recenti modifiche.
Ma la domanda è: alle Aziende conviene ancora assumere?
Alina Dizik sulla rivista Bloomberg, in un articolo dal titolo “Surviving in the complex freelance economy” (Come sopravvivere nella complessa economia del lavoro libero) dice cose molto interessanti nell’ottica della flessibilità del lavoro.
Il lavoratore freelance non diventa mai dipendente dell’azienda per cui lavora, è un lavoratore solitamente di livello professionale medio-alto e viene assunto per il tempo necessario all’impresa per coprire una posizione vacante (per esempio maternità, lunga malattia) o anche per coprire particolari “punte” della necessità di produzione. Ma, dice l’articolo, dato che questa forma di offerta di lavoro è molto conveniente per le aziende, il numero di questi lavoratori crescerà e si prevede che entro il 2020 arriverà negli Usa a coprire il 40% di tutta la forza lavoro, ovvero circa 60 milioni di persone. L’articolo mette in evidenza diversi elementi pro e contro per le aziende nel perseguire questo tipo di criterio occupazionale.
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