Qui potrai approfondire alcune particolarità sul compenso dell’amministratore
Nuovo aggiornamento 2024 relativo al fringe benefits legge 213/2023
- FRINGE BENEFITS AMMINISTRATORI 2024
- calcolo compenso dell’amministratore srl
- calcolo netto busta paga amministratore
- fac simile delibera compenso amministratore
- oneri fiscali e deducibilità del compenso
- contributi inps in relazione all’importo erogato in busta paga
- contibuti e adempimenti inail
- cosa è il tfm
- l’amministratore può essere anche un socio della società
- esempio busta paga amministratore
Fringe Benefit 2024: novità per gli amministratori di SRL
Nell’orizzonte normativo del 2024 emerge una novità significativa per gli amministratori delle società a responsabilità limitata: anche loro infatti come per i lavoratori dipendenti potranno beneficiare dei fringe benefit. La normativa vigente ha allargato il perimetro dei soggetti aventi diritto, che non comprende più solamente lavoratori, tirocinanti, e collaboratori con contratti di co.co.co., ma si estende agli amministratori di SRL.
Per l’anno fiscale 2024, specificatamente entro il termine di dicembre 2024, le aziende avranno la possibilità di erogare un bonus di 1.000€ esente da contributi e imposte ai propri amministratori. Questo rappresenta un’opportunità non solo per gli amministratori stessi, ma anche per le società che desiderano ottimizzare la gestione delle risorse umane e fiscali.
Per gli amministratori con figli a carico, il 2024 porta con sé una significativa opportunità fiscale: il bonus fringe benefit può raddoppiare fino a 2.000€, a seconda di determinati requisiti.
- Buoni spesa e buoni acquisto;
- Buoni carburante;
- Autovetture ad uso promiscuo;
- E altri ancora.
Una delle novità più rilevanti per gli amministratori è la possibilità di includere nel pacchetto fringe benefit anche le spese per:
- affitto della prima casa
- interessi sul mutuo della prima casa
- utenze domestiche e altro
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UPWARD® è al tuo fianco per navigare queste novità. Ti guidiamo attraverso la pianificazione delle strategie più efficaci, assicurandoti una gestione ottimale del tuo compenso come amministratore di srl.
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Il compenso degli amministratori all’interno della gestione fiscale delle società di capitali genera sempre molto interesse, nonché alcuni dubbi relativi sia a come dev’essere calcolata la busta paga dell’amministratore, sia riguardo la sua dichiarazione a fini fiscali, e anche se sia prevista deducibilità e in quali misure. Alcune volte i dubbi riguardo il compenso dell’amministratore si riferiscono anche in particolare alla gestione della busta paga dell’amministratore e il relativi costi per la società e su come redigere il verbale.
Se stai leggendo questo articolo è perchè vuoi avere una visione più chiara sull’argomento e di seguito analizzeremo i punti di cui sopra con un approccio semplice e intuitivo.
Per una consulenza specialistica e per la redazione della busta paga dell’amministratore chiedi un preventivo sul bottone che segue, inoltre i nostri consulenti del lavoro potranno analizzare per te i vantaggi fiscali e i costi relativi alla gestione amministrativa.
Come si calcola il compenso dell’amministratore di srl
Innanzitutto è bene sottolineare che l’ammontare dello stipendio dell’amministratore di Srl, se non è già stabilito dallo statuto societario, viene deliberato dall’assemblea dei soci.
Se il compenso non viene deliberato, ma egualmente erogato può essere soggetto a sanzioni, così come il compenso seppur deliberato dai soci, elargito in maniera superiore a quella concordata. Inoltre in entrambi i casi si hanno problemi di deducibilità a fini fiscali.
Se invece l’amministratore possiede cariche peculiari, allora il suo compenso verrà stabilito dal consiglio di amministrazione della società, previo consenso del collegio sindacale.
Il compenso può essere calcolato in diversi modi:
- in misura fissa: le quote di deducibilità dipendono, a questo punto, dalla data fissata per il pagamento;
- in misura variabile e dipendente dagli utili conseguiti dalla società: il compenso in questo caso è calcolato sugli utili netti che risultano dal bilancio societario a cui deve venir sottratta la quota di riserva legale. La somma che deriva da questo calcolo è soggetta a contribuzione previdenziale;
- in misura mista: sia in base agli utili, sia in misura fissa;
- in base al volume d’affari: a questo tipo di calcolo dello stipendio dell’amministratore si aggiungono, sia un rimborso spese per l’esercizio del mandato, sia una serie di benefit di natura economica o altra natura come l’uso dell’auto aziendale o di un appartamento.
Questo tipo di conteggio di solito non è da preferire per il calcolo del compenso dell’amministratore. Bisogna aggiungere che l’amministratore può svolgere il suo mandato e la sua attività anche in forma totalmente gratuita, la legge lo prevede, ma è consigliabile in tal caso comunque effettuare una delibera chiara in merito, con espressa accettazione dell’assenza di stipendio da parte dell’amministratore stesso.
Calcola il netto busta paga dell’amministratore della tua Srl
La determinazione del compenso dell’amministratore di una società rappresenta non solo una questione di equa remunerazione, ma anche un fattore strategico per ottimizzare la gestione fiscale aziendale. Infatti, un adeguato compenso può generare benefici in termini di risparmio fiscale, grazie alla gestione ottimale dei costi generati.
Conscia di questa necessità, UPWARD ha recentemente ampliato il proprio catalogo di servizi online, introducendo uno strumento innovativo e di facile utilizzo per il calcolo dello stipendio netto degli amministratori. Questo servizio si rivela fondamentale per le aziende che desiderano pianificare in modo accurato e anticipato le proprie strategie finanziarie e fiscali.
Caratteristiche del Servizio
- Simulazione Anticipata: Grazie al nostro servizio, è possibile simulare il compenso dell’amministratore prima della ratifica ufficiale in assemblea. Questo permette di avere una visione chiara e anticipata dell’impatto economico e fiscale.
- Consulenza Personalizzata: Un team di esperti consulenti del lavoro è a tua disposizione per fornire calcoli dettagliati, permettendoti di raggiungere il netto desiderato e di comprendere i costi aziendali correlati.
- Facilità d’Uso: Il nostro servizio è progettato per essere intuitivo e accessibile, consentendo di effettuare simulazioni in pochi semplici passaggi.
- Trasparenza e Precisione: Forniamo calcoli precisi e trasparenti, aiutandoti a prendere decisioni informate per il benessere finanziario della tua società.
- Come Accedere al Servizio: Per sfruttare questa opportunità e verificare lo stipendio netto dell’amministratore della tua SRL, clicca sul servizio di calcolo busta paga che segue. Scopri come il nostro strumento può trasformare la gestione finanziaria e fiscale della tua impresa, assicurandoti una pianificazione accurata e strategica del compenso dell’amministratore.
Fac simile verbale assemblea compenso amministratore
Di seguito un esempio indicativo di come potrebbe essere scritto il verbale in cui viene stabilito il compenso dell’amministratore di una SRL.
SOCIETA’ XXX
VIA ROMA, 20 – 81XX ROMA (XX)
C.F. 123456789
VERBALE DI ASSEMBLEA ORDINARIA
L’anno 2013 il giorno 14 del mese di Giugno, alle ore 08:40, si riunisce presso la sede sociale della società XXX l’assemblea ordinaria dei soci. Sono presenti I soci rappresentanti l’intero capitale sociale e l’Amministratore Unico.
Assume la presidenza dell’Assemblea la Sig.ra XXXXXXXXXXXXX, Amministratore unico, e su proposta dello stesso l’Assemblea chiama a fungere da segretario la Sig.ra XXXXXXXXXXXX che accetta e procede alla stesura del presente verbale.
Il Presidente constata e fa constatare che l’assemblea è valida, anche senza formale convocazione, in quanto nel rispetto delle norme statutarie e dell’art. 2366 del C.C., sono presenti tutti i soci che rappresentano l’intero capitale sociale e l’amministratore.
Ordine del giorno
1) Determinazione compenso all’Amministratore;
2) Varie ed eventuali.
Il Presidente dichiara quindi aperta la seduta e passa alla trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno. 1° punto odg. – Il Presidente invita l’assemblea a voler deliberare il compenso spettante all’Amministratore.
L’Assemblea, dopo breve discussione, alla unanimità, delibera di determinare il compenso dell’Amministratore in Euro 5.000,00 (cinquemila/00) lordi annui. I suddetti compensi saranno corrisposti dal XX.XX.XXXX al XX.XX.XXX e resteranno immutati sino a variazione da parte dell’assemblea.
Non essendovi altro da deliberare alle ore 09:23 l’assemblea viene sciolta, previa lettura, conferma e firma del presente verbale.
ROMA, XX.XX.XXXX
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
(Sig.ra XXXXXXXXX) (Sig.ra XXXXXXXXXXXXXXXX)
Ora che sai come redigere il verbale in cui viene stabilito il compenso dell’amministratore potresti essere interessato ad elaborare la busta paga per il compenso dell’amministratore.
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Oneri fiscali e deducibilità del compenso dell’amministratore di srl
Per la società è possibile dedurre dal proprio reddito societario il compenso dovuto all’amministratore. E’ necessario, però fare una precisazione, e cioè che la deducibilità cambia a seconda che:
- il compenso sia in misura fissa: in questo caso esso è deducibile solo nell’esercizio nel quale è corrisposto e il soggetto l’ha percepito effettivamente.
Subentra a questo punto un’ulteriore precisazione da fare, e cioè che se l’amministratore è legato alla società con contratto di parasubordinazione, quindi esercita la sua attività come collaboratore della società stessa, allora il compenso a fini fiscali sarà dichiarato e dedotto se pagato nell’anno corrente e percepito entro il 12 gennaio dell’anno successivo.
Se invece l’amministratore è un lavoratore autonomo e possiede una partita IVA, allora il suo compenso può essere dedotto solo se pagato e percepito entro la fine dell’esercizio;
- il compenso avvenga con partecipazione agli utili: in questo caso la quota di compenso è quella calcolata sugli utili netti come risultano da bilancio societario da cui prima è stata detratta la quota dovuta come riserva legale. Questo tipo di compenso è soggetto a contribuzione previdenziale, rimane comunque deducibile per la società e apporta una quota in diminuzione nella dichiarazione dei redditi;
- in caso l’amministratore rinunci al compenso, la società è comunque obbligata a dichiararlo a fini fiscali, è cioè nella dichiarazione fiscale indicherà il compenso come fosse stato incassato dall’amministratore ed esso sarà sottoposto a tassazione ordinaria.
In questo caso, infatti, il compenso non effettivamente elargito, perché preventivamente l’amministratore vi aveva fatto chiara rinuncia, risulta per la società come un utile non distribuito e quindi non deducibile, ma tassabile.
Anche i rimborsi spese se sostenuti spettano all’ amministratore, ad esempio tutti quei costi che egli deve sostenere per le trasferte e gli vengono poi rimborsati dalla società. E’ un bene sempre documentare queste spese al fine di poter dimostrare il costo sostenuto dall’amministratore della società.
Come funziona il pagamento dei contributi inps in relazione al compenso dell’amministratore
Quando un soggetto riceve da parte della società la qualifica di amministratore allora si rende obbligatoria l‘iscrizione all’INPS e di conseguenza il pagamento di tutti i contributi relativi. Se l’amministratore possiede già una posizione INPS, e quindi paga già i contributi all’ente, è previsto uno sconto sulle quote da versare (aliquota ridotta), ciò potrebbe comportare una riduzione dei costi per l’azienda rispetto al pagamento dovuto per un amministratore non iscritto ad altra forma di previdenza.
Qualora subentri la cessazione dell’attività di amministratore, la società o colui che perde l’incarico deve comunicare all’INPS l’avvenuta cessazione dell’incarico e comunque i contributi vanno pagati anche sulla obbligatoria indennità di fine mandato.
Questo è importante anche per stabilire quando subentra il diritto alla pensione, e cioè l’amministratore ha diritto alla pensione di vecchiaia o invalidità (calcolate con metodo contributivo), e i contributi versati potranno essere utili al calcolo della pensione. I contributi INPS vanno versati per 2/3 dalla società e 1/3 dall’amministratore, tramite modello F24.
La data del versamento è fissata per legge entro il 16 del mese successivo a quello in cui il pagamento del compenso dell’amministratore è stato effettuato.
La deducibilità dei contributi previdenziali dovuti all’INPS segue la deducibilità del compenso. Quindi si possono dedurre nell’anno in cui il compenso stesso è deducibile.
Per fare un semplice esempio: se il compenso si deduce nel 2018 perché pagato in quell’anno, allora anche i contributi si dedurranno nel 2018, anche se saranno pagati tramite F24 l’anno successivo.
Adempimenti per l’assicurazione INAIL dell’ amm. per le società di capitali
Qualora l’amministratore abbia accesso a cantieri, e nell’esercizio del suo incarico utilizzi autoveicoli societari o utilizzi macchinari vari, allora va tutelato tramite copertura assicurativa INAIL.
Il contributo è dovuto per 2/3 alla società e 1/3 all’amministratore ed è calcolato sull’ammontare dei compensi percepiti tenuto conto dei massimali e minimali stabiliti dalla legge.
Tutti i contributi per assicurazione INAIL sono deducibili sia a fini Irap sia Ires.
Il trattamento di fine mandato (TFM): Facciamo chiarezza sul tema!
Il trattamento di fine mandato, meglio noto come TFM, rappresenta un compenso aggiuntivo rispetto a quello ordinario e viene erogato agli amministratori alla conclusione del loro incarico. Per essere considerato valido, il TFM deve essere previsto dallo Statuto della società, deliberato dall’assemblea dei soci e avere una data certa.
Il TFM non è regolato da una norma specifica ma deriva da un’interpretazione combinata degli articoli 2120 e 2364 del Codice Civile, che permettono alla società di stabilire un compenso aggiuntivo e differito per gli amministratori.
Limiti e suggerimenti per il TFM
Sebbene non vi siano limiti minimi o massimi specifici per la quantificazione dell’importo del TFM, è consigliabile che il suo accantonamento non superi il 20%, o al massimo il 30%, del compenso annuo dell’amministratore.
Inoltre, mentre per il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) ci sono regole di calcolo ben precise, il TFM non segue criteri altrettanto definiti. La sua quantificazione è lasciata alla libera contrattazione delle parti, ma è importante che l’importo sia stabilito in modo ragionevole, tenendo conto delle dimensioni aziendali, del volume d’affari e della complessità della gestione amministrativa.
Deduzione e accantonamento del TFM
Il TFM costituisce una voce di costo deducibile per la società, in maniera analoga al TFR dei dipendenti. Tuttavia, per poter dedurre questo importo, è necessario che il TFM sia accantonato in un apposito fondo annualmente.
Le aziende possono anche scegliere di accantonare il TFM in una polizza assicurativa. In questo caso, vi sono due possibilità:
- La società è sia contraente che beneficiario della polizza;
- La società è contraente, ma l’amministratore è il beneficiario. Questo implica una differente gestione contabile e un esborso finanziario per l’azienda che accantona il TFM, garantendo la liquidità per il futuro pagamento.
Regime fiscale del TFM
Il TFM, se stabilito con atto avente data certa precedente all’inizio del rapporto, gode di due vantaggi:
- L’amministratore può usufruire del regime di tassazione separata per il reddito da TFM.
- La deduzione per la società avviene secondo il principio di competenza, accantonando annualmente il TFM.
Tra i mezzi idonei a garantire la certezza della data dell’atto di nomina troviamo:
- Estratto notarile del libro delle delibere assembleari;
- Notifica della delibera all’amministratore via raccomandata o tramite plico senza busta;
- Registrazione della delibera presso l’Agenzia delle Entrate.
Profili fiscali e previdenziali
Il TFM segue il principio di cassa per quanto riguarda la tassazione. Questo significa che viene tassato al momento dell’effettiva corresponsione. L’azienda, in qualità di sostituto d’imposta, effettua una ritenuta del 20% a titolo di acconto sull’importo lordo del TFM. Successivamente:
- Con la tassazione separata, l’Agenzia delle Entrate effettuerà un conguaglio basato sull’aliquota media del biennio precedente.
- Con la tassazione ordinaria, il TFM concorrerà alla formazione del reddito complessivo nell’anno di percezione, e la ritenuta sarà scomputata dall’imposta dovuta.
Dal punto di vista previdenziale, secondo la Nota INPS n. 7265/2002, il TFM è soggetto a contribuzione nella Gestione Separata INPS e segue il principio di cassa per il versamento dei contributi. Questi ultimi vengono calcolati sull’importo totale percepito, al lordo della ritenuta d’acconto del 20%, e devono essere versati entro il limite del massimale previsto.
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Caso in cui l’amministratore sia anche socio
Nelle Srl la carica di amministratore unico può essere assunta anche da uno dei soci, oltre che da soggetti esterni alla società. In questo caso è opportuno fare alcune veloci precisazioni in merito:
- le attività relative all’esercizio della carica di amministratore devono essere nettamente separate e ben distinte da tutte quelle attività inerenti l’essere socio;
- le attività relative alla qualifica di socio sono esercitate in netta prevalenza e con carattere di abitualità e ricorrenza;
- le funzioni di amministratore, invece sono sostanzialmente quelle di direzione dell’attività imprenditoriale e di gestione della società;
- i compensi e guadagni come socio e amministratore sono distinti;
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