Testimonianza di chi ha già scelto upwardcdl.it per richiedere il durc online

Annamaria Taboga (proprietario verificato)  

Sono rimasta molto soddisfatta del servizio ricevuto. A causa di alcuni problemi tecnici non riuscivo ad avviare autonomamente la procedura per il rilascio del DURC, pur provandovi da alcuni giorni. I consulenti Upward sono stati rapidi, efficienti e cortesi e grazie al loro aiuto in brevissimo tempo ho finalmente avuto il mio DURC. In caso di future necessità mi avvarrò senz’altro nuovamente del loro servizio, che consiglio a chiunque.

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Casi reali di richieste di durc online inps inail e casse edili

La richiesta di durc online può essere un labirinto anche per professionisti esperti ecco perchè abbiamo deciso di scrivere questo articolo visto che molte aziende e professionisti si trovano ogni giorno a verificare la regolarità del durc e per i motivi più assurdi ci sono circostanze per le quali la burocrazia e alcune volte la superficialità impedisce alle aziende di ricevere il documento nel più breve tempo possibile.

Vi stiamo per raccontare diverse esperienze in cui non è bastato un semplice clic per ottenere il durc, in questi casi infatti il supporto di un consulente del lavoro più che un costo per l’utente finale rappresenta una vera risorsa a cui affidare mandato per ottenere il documento nel più breve tempo possibile.

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Come passare da durc non regolare a durc regolare leggi i casi reali risolti dal team upward

Caso numero 1

Per un consulente del lavoro la richiesta di durc rappresenta il quotidiano e in questo tipo di attività sia aziende che professionisti sanno che sono gioie e dolori.

Di seguito parleremo di alcuni casi affrontati durante l’attività di ogni giorno e come è stato possibile ottenere il durc regolare. Speriamo che questo articolo possa essere di utilità collettiva, siamo certi che leggendolo vi ritroverete a leggere le esperienze che anche voi almeno una volta avete vissuto.

Questo articolo verrà aggiornato ogni volta che riterremo utile raccontarvi la nostra esperienza con l’obiettivo che tali situazioni possano ritornarvi utili anche per il vostro coso specifico.

Durc non regolare azienda con versamenti inail non pagati

Uno dei casi più lavorati dal nostro team di consulenti del lavoro è quello in cui si trova un azienda che deve ricevere il pagamento di una fattura da parte di un ente pubblico, in questo caso specifico la richiesta di durc non viene inoltrata dal consulente del lavoro e nemmeno dall’azienda.

In questo caso specifico richiede il durc l’ente pubblico in autonomia, è questo il caso in cui alcune volte il consulente del lavoro o l’azienda non sono a conoscenza del fatto che l’ente abbia richiesto il durc per questo motivo se si hanno degli scoperti contributivi il durc risulterà non regolare.

Ci siamo trovati a dover risolvere il caso di un nostro cliente il quale aveva non solo un problema con l’inail in quanto effettivamente risultava non aver versato una rata dell’autoliquidazione inail 902017 ma vi era anche un problema con l’inps in questo caso l’azienda nei confronti del secondo ente non aveva commesso nessun illecito.

Per regolarizzare l’inail abbiamo verificato che effettivamente il cliente non aveva versato una rata dell’autoliquidazione, la rata non pagata ammontava a ben 3543,00 euro e non era stata pagata perchè l’azienda non disponeva delle risorse finanziarie per adempiere all’obbligo di legge.

Come ottenere un durc quando l’azienda ha dei debiti inail

Quando l’azienda ha dei debiti verso l’inail c’è poco da fare per ottenere il documento unico di regolarità contributiva però ci sono alcuni casi in cui l’azienda può richiedere un rateizzo dei debiti nella misura di 1/12 del debito da versare quindi in 12 rate.

Per ottenere il rateizzo dei debiti è necessario se gli stessi non sono in cartella esattoriale richiedere all’inail tramite un apposito documento la rateizzazione del debito.

Potete scaricare direttamente dal sito inail questo documento per comodità vi basterà cliccare su questo link: rateizzo inail per durc online

Bisogna verificare nel cassetto inail dell’azienda le voci di debito e inserirle nel documento alla voce (la concessione della rateizzazione la somma di €) in questo campo bisogna inserire la somma totale dei debiti inail.

A questo punto basterà compilare gli altri campi e calcolare la quota pari ad 1/12 e indicare la motivazione per cui l’azienda vuole rateizzare il debito.

A chi deve essere presentata la domanda di rateizzo inail per ottenere il durc regolare

La domanda va presentata presso le sedi inail territoriali ma può essere presentata anche via pec direttamente all’indirizzo pec della sede.

Il pagamento della prima rata pari ad 1/12 del debito dovrà essere allegata all’istanza di rateizzo, quindi basterà allegare il modello f24 con la relativa quietanza di pagamento da dove si evince l’addebito, il documento di riconoscimento del titolare o del legale rappresentante della società.

A questo punto se tutto è stato fatto bene l’inail concederà il rateizzo, nel nostro caso di cui abbiamo parlato tutto il processo è stato svolto con estrema attenzione e sollecitando molto l’ente perchè se passa troppo tempo dal momento in cui l’ente che ha richiesto il durc e la regolarizzazione può capitare che anche se si è proceduto alla rateizzazione il durc venga emesso non regolare perchè decorsi i tempi massimi per la regolarizzazione.

Queste operazioni devono essere fatte con estrema attenzione per non perdere tempo prezioso vi consigliamo sempre di affidarvi a consulente del lavoro anche se vi ricordiamo che anche un azienda senza l’ausilio di un professionista può portare a termine la procedura con successo.

Inail regolare ma mancava ancora l’esito positivo dell’inps

Siamo riusciti ad ottenere l’esito positivo del durc da parte dell’inail ma a questo punto ci siamo accorti di un grosso problema che si era creato all’inps e che siamo riusciti a risolvere in tre quattro ore di lavoro.

Il durc inps risultava in verifica e non riuscivamo a capire il motivo visto che l’azienda era per noi in regola visto che avevamo controllato tutti i pagamenti effettuati dal cliente.

E’ successo che in pratica l’azienda aveva cambiato assetto societario e non si sa per quale particolare motivo l’inps ancora non aveva lavorato la pratica di iscrizione dell’amministratore della società (in questo caso era passato poco tempo per cui ci può stare che l’inps vista la grande mole di lavoro non aveva ancora lavorato la pratica) evasa dal commercialista dell’azienda.

Avendo capito il problema abbiamo contattato il collega che seguiva l’azienda e ci siamo fatti consegnare la documentazione in suo possesso. C’è da dire che non solo non risultava ancora abbinata l’iscrizione ma si era creato un problema di differenze contributive perchè l’amministratore della società percependo un compenso deliberato dall’assemblea dei soci, l’azienda è tenuta al pagamento dei contributi in misura ridotta dal momento in cui l’amministratore è iscritto all’inps e versa i relativi contributi personali.

Tramite il cassetto previdenziale siamo riusciti a comunicare all‘inps che in effetti questa scopertura non era dovuta e infatti dopo poche ore l’iscrizione dell’amministratore è stata regolarmente abbinata e di conseguenza la rettifica inps è stata annullata.

Il risultato come si può capire è stata la modifica dello stato del durc da in verifica a DURC REGOLARE sia inail che inps.

Richiesta di durc online aziende senza dipendenti

Caso numero 2

In questo secondo caso analizzeremo un problema  che abbiamo riscontrato affrontando il caso di un cliente che non aveva dipendenti per questo motivo in questi casi l’inps deve certificare la regolarità contributiva solo per quanto riguarda i contributi inps che il titolare deve versare per la sua posizione contributiva.

In questo caso avevamo avuto alcune informazioni dal cliente per le quali dalle stesse avevamo già capito che si trattava di un caso abbastanza complesso da risolvere.

Il cliente era  iscritto  alla gestione separata INPS dal 2007 e da diversi giorni  tentava tramite il suo cassetto previdenzia le di effettuare una richiesta di durc tramite l’accesso personale my inps ma non riuscendo in nessun modo si è rivolta ai nostri consulenti del lavoro.

Il cliente tra le altre cose aveva avuto un colloquio con un impiegato inps che riteneva  che il problema di non riuscire nella richiesta di durc fosse dovuto al fatto che era iscritta nella categoria parasubordinati.

Quindi dopo alcuni giorni il cliente si iscrisse  anche nella categoria liberi professionisti.

Ripetiamo che il cliente aveva verificato che tutti i contributi erano stati regolarmente pagati ma nonostante ciò non era tanto la non regolarità contributiva ma il problema era che il durc non riusciva proprio a richiederlo, verificando anche noi confermammo che i contributi risultavano pagati regolarmente.

Durante le fasi di consulenza il cliente ci disse che quando procedeva a richiedere il durc il sistema diceva che il codice fiscale non era abbinato e non si poteva procedere alla richiesta per cui in quelle condizioni il cliente non avrebbe mai potuto richiedere il durc.

Come ottenere un durc quando il codice fiscale non è abbinato e la richiesta non può essere evasa

A questo punto i nostri consulenti del lavoro capita la situazione cercano di trovare una soluzione che all’apparenza sembrava non esserci ma dopo vari tentativi era evidente che in effetti il codice fiscale dell’azienda non era abbinata e anche se l’ iscrizione alla gestione contributiva erano presente comunque la pratica non riusciva ad essere evasa.

A questo punto effettuiamo delle comunicazioni all’inps e aggiorniamo nel cassetto inps l’iscrizione alla gestione separata questo accadeva la mattina quando abbiamo cominciato a lavorare al caso.

Purtroppo nelle ore successive non abbiamo avuto ne una risposta dall’ente ne tanto meno le operazioni svolte avevano prodotto i risultati sperati ma ovviamente erano passate poche ore.

Il mattino successivo quasi per magia riprovando ad eseguire le operazioni di richiesta durc il codice fiscale era stato abbinato e stesso il cliente è stato in grado di effettuare la domanda.

Sono trascorse poi diverse ore e controllando continuamente l’avanzamento della pratica finalmente il durc passa dallo stato di verifica a DURC regolare. A quel punto ci siamo ritenuti davvero soddisfatti del lavoro e abbiamo spedito noi stessi il durc al cliente il quale poi anche lui stesso in autonomia ha potuto verificare che il durc era giustamente regolare.